SOLFEGGIOCO in video
Utilizzare SolfeggiocoEcco alcuni video realizzati con l’aiuto della famiglia V. che ha accettato di partecipare a questa presentazione.
Vorremmo ringraziarli.
Questi video presenteranno la fase di memorizzazione, e poi diversi tipi di situazioni che permettono di rompere e consolidare i ritmi memorizzati in modo giocoso.
MEMORIZZARE
La fase di memorizzazione è presentata in questo video: Clotilde da sola
Questa prima tappa è proposta qui in 5 episodi, ma ogni studente può inventare un approccio personale. È il risultato che importa: velocità e precisione di apprendimento
Memorizzare i ritmi
La memorizzazione è il primo passo nell’uso del solfeggioco.
Non è il più divertente, ma questo passo è essenziale per cominciare a giocare: 2 o 3 carte memorizzate possono essere sufficienti per integrarsi in un gioco e i 15 diversi ritmi possono essere acquisiti in poche settimane.
Collegare i ritmi
Una volta memorizzato ogni ritmo, è necessario abituarsi a concatenarli e mescolarli, e alcuni concatenamenti possono essere difficili…
Due griglie di autovalutazione ti permettono di vedere i tuoi progressi: Griglia Pavane e Griglia Siciliana.
Aggiunta carte
Aumentare il numero di ritmi diversi migliora le capacità di memoria,
e l’aumento del numero di carte migliora la concentrazione estendendo la durata dell’esercizio.
Leggere in un mosaico
La disposizione delle carte in un mosaico permette di esercitarsi a “leggere in anticipo”:
- Il lettore deve prima memorizzare una prima carta nel suo insieme.
- e poi guardare una seconda carta mentre dice il ritmo della prima.
La difficoltà può essere aumentata distanziando ulteriormente le carte, o formando gruppi di 2 o 3 carte.
“Karaoke”
Il “Karaoke” è una sorta di preparazione per suonare in un’orchestra o in un gruppo strumentale.
Ti costringe a mettere i ritmi che hai imparato in un contesto musicale. È un esercizio che sostituisce vantaggiosamente il tradizionale lavoro al metronomo ed è altrettanto esigente dal punto di vista ritmico pur essendo più vicino alla realtà della pratica musicale.
Per questi diversi episodi, è consigliabile mescolare sempre le carte prima di ogni sequenza per non cadere nella ripetizione o nella routine.
GIOCA
Dopo questa fase, si possono organizzare diversi giochi: prima di tutto, giochi che richiedono semplicemente il ricordo di ogni carta isolatamente, poi quelli che richiedono la mescolanza di ritmi e il collegamento di sequenze di lunghezza variabile.
MEMORY
Il Memory è un gioco che vi permetterà di abituarvi a manipolare i primi ritmi memorizzati:
- riconoscerli visivamente
- riprodurli in modo udibile
Una partita a carte può essere relativamente lunga, ma tutti i giocatori devono rimanere concentrati in ogni momento se vogliono vincere.
Il Memory è uno dei primi giochi ad essere utilizzato. Video: Clarisse e Clémence che giocano a Memory.
MISTIGRI
Mistigri è anche uno dei primi giochi ad essere utilizzato.
Richiede semplicemente la memorizzazione di ritmi isolati ed è uno dei soliti “giochi di società” per bambini.
Il video: Un gioco di mistigri.
POLY
Questo è un gioco di realizzazione poliritmica.
È molto veloce da impostare.
Ti permette di praticare i ritmi che conosci e presuppone che ogni carta utilizzata sia stata memorizzata con precisione.
Tutti i partecipanti hanno lo stesso numero di carte, ma ognuno usa solo le carte che ha memorizzato.
Ad ogni nuova sequenza, le carte possono essere mescolate per evitare la ripetizione.
Nelle lezioni di teoria musicale, è un modo efficace di monitorare il progresso di ogni studente.
CLAPPING
Questo è un gioco di realizzazione poliritmica ispirato da Clapping Music di Steve Reich.
I giocatori hanno un numero diverso di carte e le giocano in un ciclo: il poliritmo risultante cambia costantemente. Se si cerca la combinazione più ricca possibile, si distribuisce ai giocatori un primo numero di carte (2, 3, 5, 7, 11, 13).
Questa piccola realizzazione polifonica riunirà facilmente giocatori di livelli molto diversi poiché basterà aver memorizzato 2 carte per partecipare.
Il video: POLY e CLAPPING.
Come per qualsiasi gioco di carte, le possibilità sono infinite e molti bambini che usano il solfeggioco inventano le proprie “regole” secondo il loro interesse personale o il loro modo di pensare. Leggete per esempio l’articolo I giochi di Charlie.
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